Il progetto P.I.T.A.
Nel 2001, in collaborazione con il servizio di Neuropsichiatria Infantile, nasce il Progetto d’Intervento Terapeutico in Acqua (P.I.T.A.) un intervento di psicomotricità relazionale in acqua rivolto a bambini con Disturbo dello Spettro Autistico e plurihandicap.
Il gioco, l’incontro con gli altri, la disponibilità, la curiosità ed il sorriso sono le basi di questo progetto. Il gioco è un’attività in cui il bambino si abbandona totalmente sentendosi a proprio agio, costituisce parte integrante del suo mondo, rappresenta il proprio modo di comunicare e il mezzo di scambio con cui include ed insieme domina la realtà circostante. Attraverso l’attività guidata e strutturata all’interno dell’ambiente acquatico, l’intervento si propone di sviluppare e sostenere funzioni intellettive ed adattive. Gli effetti positivi riscontrati nei bambini si possono riassumere in:
Area cognitiva: miglioramento dei tempi di attenzione; miglioramento dell’attenzione selettiva e congiunta; potenziamento delle capacità mnemoniche; aumento della motivazione, degli interessi e delle capacità esplorative.
Area motoria: sviluppo generale della coordinazione fine/grosso motoria; riduzione dell’iperattività; miglioramento degli schemi motori di base e nello specifico acquisizione delle abilità motorie del nuoto.
Area sociale: miglioramento dell’umore e dell’intersoggettività con la costruzione di relazioni emotivamente significative.
Altresì si sono evidenziati miglioramenti nell’autonomia e nell’autostima, nella regolazione degli aspetti sensoriali tipici dell’autismo, nella diminuzione delle stereotipie sia verbali che motorie, maggiori scambi comunicativi con l’uso del linguaggio in modo più funzionale e meno ecolalico, maggiore tolleranza alle frustrazioni con una capacità più dinamica nel gestire le relazioni e le novità. Il gioco favorisce senza dubbio la socializzazione, consentendo l’apprendimento di regole e abilità sociali utili per il suo sviluppo successivo. Per questo, fondamentali sono i piccoli gruppi di lavoro con bambini che, seguiti individualmente durante gli anni precedenti, hanno raggiunto sufficienti livelli di autonomia, socializzazione e abilità motorie.
Il progetto P.I.T.A. si colloca e si integra nel progetto terapeutico globale previsto dai servizi socio-sanitari che hanno in carico i minori.





